L’igiene del gatto: cos’è importante sapere

Generalmente i gatti sono animali piuttosto puliti (soprattutto quelli che vivono in appartamento): non hanno bisogno di troppe attenzioni e cure, poiché tendono a dedicare molto tempo all’auto-pulizia. I gatti si prendono cura della propria igiene in autonomia durante la giornata, e lo fanno leccandosi: grazie alla lingua, sono in grado di rimuovere gran parte dei residui e delle cellule morte dal proprio manto.

Nonostante il gatto sia piuttosto “indipendente” anche riguardo l’igiene personale, ci sono numerose accortezze e buone abitudini che possono aumentare il suo benessere e migliorare la sua qualità della vita nell’immediato e a lungo termine.

È importante cercare di spazzolare e pettinare i gatti almeno una o due volte alla settimana se a pelo corto (europeo, siamese, certosino, abissino) e con maggiore frequenza se a pelo lungo (persiani, norvegesi, siberiano, Ragdoll), utilizzando sempre strumenti e prodotti specifici. Questa attività non solo è benefica per rimuovere eventuale sporcizia e migliorare la qualità del manto, ma permette anche di prevenire la formazione di palle di pelo nello stomaco del piccolo felino.

Come si fa a tenere sempre pulito un gatto?

Per praticare con successo la pulizia e non stressare il gatto è necessario creare uno spazio apposito in casa, dedicato a questi momenti di cura, che diventi familiare per il nostro piccolo amico.

La toelettatura può essere un momento giocoso e di avvicinamento con il proprio padrone: contrariamente a quanto si pensa, queste attività possono essere vissute come un tempo molto bello da parte della maggior parte degli animali. Il consiglio principale è quello di creare una routine che non sia forzata e di distribuire le varie attività durante le settimane e i mesi.

È necessario procedere con ordine e imparare man mano, insieme ai nostri animali domestici, i momenti migliori per svolgere le varie attività. Come le persone, anche i gatti hanno personalità differenti e possono reagire in modo diverso ai vari trattamenti.

Per ogni cura sono richiesti strumenti e prodotti specifici, che sono importanti per ottenere il miglior risultato, l’attenzione casalinga permette di accorgersi precocemente anche dei casi in cui è necessario rivolgersi a un veterinario di fiducia.

Quante volte si pulisce il gatto?

  • I denti: è importante prendersi cura di questa parte molto delicata utilizzando cibi specifici e raccomandati, che aiutano a mantenere sane gengive e dentatura. Successivamente può essere necessario lavare i denti del gatto circa una volta al mese, in particolare utilizzando spazzolini morbidi per non creare eventuali escoriazioni: il tartaro e la sporcizia possono portare ad infezioni ed è buona norma prendersi cura della dentatura del gatto, soprattutto se anziano.
  • Le unghie: è fondamentale guardare sempre alla salute delle unghie dei gatti domestici ed eventualmente tagliarle. I gatti d’appartamento in particolare necessitano di questa attenzione (la frequenza è soggettiva e varia per ogni animale). Queste parti del gatto sono fondamentali: basti pensare che il graffiare è per loro un modo di marcare il territorio. Nel prendersene cura è essenziale tagliare poco per volta, facendo attenzione alla parte più vicina alla zampa (quella rosa) in cui sono presenti vasi sanguigni e che non è assolutamente da toccare. Il modo migliore è prendere dolcemente la zampa per poi accorciare progressivamente la parte trasparente dell’unghia.
  • Le orecchie: l’attenzione prestata all’igiene delle orecchie dev’essere proporzionale all’età del gatto e ai suoi bisogni specifici. Una prima analisi visiva può indicare tracce di eventuali accumuli o infezioni in corso. Il trattamento in caso di pulizia è da scegliere con cura, esistono numerosi prodotti specifici ed è importantissimo non utilizzare oggetti (come cotton fioc) che potrebbero danneggiare il timpano.
  • Gli occhi: alcuni gatti perdono piccole quantità di liquido dagli occhi durante la giornata e in particolare durante il sonno: non ci si deve spaventare, ma una buona abitudine è quella di pulire dolcemente ogni mattina queste secrezioni.
  • Il pelo: per il pelo è consigliabile utilizzare spazzole adesive come Pelù Pet Cat, che rimuove i peli già staccati prevenendo la formazione di boli di pelo, rimuove i residui di forfora dal manto, pulisce e lucida il pelo, e distribuisce oli vegetali dall’aroma piacevole (ma ci sono anche spazzole levapelucchi anti-zanzara).

Per tutte queste attività, c’è un modo giusto per prendere il gatto e farlo sentire a proprio agio. Il consiglio è quello di trattarlo gentilmente, sollevandolo se necessario da sotto le zampe anteriori e da dietro quelle posteriori. L’importante è non agitare il gatto, essere sempre calmi per non creare un trauma o stressare l’animale. Eventualmente ci si può aiutare con l’utilizzo di un rinforzo positivo o “premietto” per la buona riuscita della toelettatura.

Come eliminare il cattivo odore del gatto?

Il problema del cattivo odore dei gatti spesso può essere risolto grazie a un’igiene costante. La principale causa è la mancata attenzione riguardo ai punti espressi poco sopra ma, in caso di infezioni fungine o malattie della pelle, è necessario rivolgersi al veterinario e seguire strettamente le disposizioni mediche.

Una delle principali fonti di cattivo odore può essere infatti l’alitosi che, nei casi più difficili, può essere risolta esclusivamente tramite la detartrasi, ovvero il trattamento di pulizia del tartaro. Questo intervento, di per sé poco problematico, deve però essere eseguito in anestesia generale.

Anche l’otite produce un odore particolare e molto sgradevole, e richiede l’intervento del veterinario.

Alcuni gatti possono inoltre soffrire di problemi digestivi e alle vie urinarie, in questo caso i cattivi odori sono inevitabili a causa di incontinenza, residui e perdite.

Un ultimo problema di odore, anche se più raro, può essere dato dalla necessità di effettuare un bagno al gatto. In generale, questa pratica è consigliata se il pelo è molto sporco. Per farlo senza che sia traumatico è importante regolare bene la temperatura dell’acqua, mantenendola calda o tiepida, e utilizzare prodotti e shampoo specifici, che rispettino il benessere dell’animale. Eventualmente, si può utilizzare anche una piccola spugna apposita.

 

Come fare il bidet ad un gatto?

Per i gatti più anziani o come conseguenza di alcune problematiche, può rendersi necessario fare un bidet al proprio gatto. In questi casi è consigliato munirsi di guanti e cercare di radere (o far radere da un professionista) la parte interessata per poter poi lavare e sciacquare con maggiore comodità.

Come pulire un gatto che non si lava?

Alcuni gatti selvatici, più randagi, o abituati a vivere all’aperto, potrebbero non essere docili come quelli strettamente domestici per quanto riguarda il bagno. In questi casi, per esempio dopo l’adozione di un gatto adulto che necessita di una pulizia, si consiglia di utilizzare uno shampoo secco ed eventualmente una salvietta inumidita o una spugnetta con un detergente specifico per gatti.

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